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Lunedì, 29 Dicembre 2014 00:00

COME NASCE UN BATTITO CARDIACO In evidenza

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Dobbiamo immaginare la cellula cardiaca come qualsiasi altra cellula del nostro corpo. La vita non potrebbe aver inizio se ognuna di queste cellule non fosse dotata esternamente di una membrana semi permeabile in grado cioè di far penetrare nel suo interno alcune sostanze e altre no.


La cellula cardiaca quindi è dotata anch'essa di tale membrana che però permette il passaggio di alcune sostanze in questo caso chiamati ioni in determinati momenti del ciclo cardiaco sempre con la stessa frequenza e in modo ordinato.
Il passaggio degli ioni dall'ambiente esterno della cellula all'ambiente interno viene assicurato da dei canali che vengono chiamati canali ionici che hanno il compito di far passare solamente quello ione.
Sostanzialmente ogni ciclo cardiaco quindi ogni battito prevede una fase di DEPOLARIZZAZIONE e una di RIPOLARIZZAZIONE.
Le cellule atriali e ventricolari si comportano esattemente in questo modo.
Durante la pausa cioè tra un battito e il successivo c'è un sostanziale equilibrio tra l'esterno della membrana cellulare che presenta cariche positive mentre l'interno cariche negative.
Per poter aver inizio, questo sostanziale equilibrio deve essere sconvolto quindi un evento di origine chimica proveniente dall'esterno della cellula farà in modo che i canali ionici si aprano lasciando passare attraverso la membrana cellulare come primi ioni quelli del SODIO
Il passaggio del sodio dà inizio alla fase di DEPOLARIZZAZIONE e quindi l'inizio del POTENZIALE D'AZIONE
Le fasi del POTENZIALE D'AZIONE sono suddivise in:
FASE 0 DI DEPOLARIZZAZIONE
FASE1 DI RIPOLARIZZAZIONE PRECOCE
FASE 2 DI PLATEAU
FASE 3 DI RIPOLARIZZAZIONE TARDIVA
Esiste una FASE 4 ma questa viene ritenuta di riposo ovvero quella che avviene tra un battito e l'altro e viene definita come POTENZIALE DI MEMBRANA.
Durante questa ultima fase la differenza di potenziale tra l'esterno e l'interno della cellula è pari a -90 milliVolt, con l'ingresso del sodio invece la differenza di potenziale arriva a circa 30 milliVolt.
Come vi avevo detto la depolarizzazione o attivazione della cellula cardiaca inizia con la FASE 0 in cui dall'esterno della cellula verso l'interno lo ione sodio può entrare attraverso i canali ionici, contemporaneamente si aprono anche i canali ionici per lo ione calcio anch'esso ione positivo fino a raggiungere un buon livello di concentrazione di ioni positivi a tal punto termina la fase 0 e inizia la FASE 1 di ripolarizzazione in cui iniziano ad uscire degli ioni potassio ioni negativi ma entrano anche ioni cloro sodio e calcio, essendo maggiormente gli ioni potassio ad uscire rispetto agli altri in ingresso il potenziale d'azione tende a riportarsi verso valori negativi quindi verso gli 0 milliVolt ma senza arrivare.
Nella fase successiva la FASE 2 denominata di PLATEAU si ha un certo equilibrio in cui i canali ionici per il sodio sono inattivi quindi non entra più tale ione mentre quelli per il calcio ancora sì e contemporaneamente escono ancora gli ioni per il potassio quindi riequilibrando il valore del potenziale poichè vi è una sostanziale parità tra ingreso e fuoriuscita degli ioni.
Nella FASE 3 detta di RIPOLARIZZAZIONE TARDIVA si ha la fine in ingresso degli ioni calcio ma una fuoriuscita cospicua degli ioni potassio, alla fine di questa fase si ha la seguente situazione in cui si riassume un po' tutto: la cellula ha acquistato sodio durante la FASE 0 E 1, ioni cloro durante la FASE 1, ioni calcio durante la FASE 1 e 2 ma perdendo ioni potassio durante le FASI 1, 2 E 3.
Nella FASE 4 ovvero il cosiddetto POTENZIALE DI RIPOSO per riuscire a riequilibrare lo stato tra l'interno della cellula negativo e l'esterno positivo intervengono due pompe: la SODIO POTASSIO e la SODIO CALCIO. La prima scambia tre ioni sodio con due di potassio mentre la seconda tre ioni sodio con uno di calcioDobbiamo immaginare la cellula cardiaca come qualsiasi altra cellula del nostro corpo. La vita non potrebbe aver inizio se ognuna di queste cellule non fosse dotata esternamente di una membrana semi permeabile in grado cioè di far penetrare nel suo interno alcune sostanze e altre no
La cellula cardiaca quindi è dotata anch'essa di tale membrana che però permette il passaggio di alcune sostanze in questo caso chiamati ioni in determinati momenti del ciclo cardiaco sempre con la stessa frequenza e in modo ordinato.

Schema del potenziale d'azione questo è ciò che avviene durante le fasi sopra descritte

foto di Elena Antonioli.
Letto 8999 volte Ultima modifica il Venerdì, 02 Gennaio 2015 14:13

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