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CARISSIMI AMICI, COME PROMESSO ECCO A VOI UN ESTRATTO DELLE LINEE GUIDA IN VERSIONE ITALIANA. L'estratto è stato supervisionato dal dott. Stefano Benussi che ringrazio moltissimo da parte di tutti, senza nulla togliere anche a Elena Pucitta e a tutti i membri dello staff di cuori capricciosi, che non si risparmiano mai quando c'e' da dare una mano.

BUONA LETTURA e ricordatevi :

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Mercoledì, 07 Settembre 2016 01:35

Multidisciplinary Arrhythmia Meeting 2016

Multidisciplinary Arrhythmia Meeting: Focus on Atrial Fibrillation Management, to be held in 2 weeks, on 15-16 September, in Zurich.

scarica il file del programma aggiornato cliccando sul link di seguito

Multidisciplinary Arrhythmia Meeting

RHYTMIA

Sistema di cartografia cardiaca ad elevata precisione

 

Desidero portare a conoscenza di tutti un articolo pubblicato sul quotidiano “Nice Matin” del 27 giugno 2015 (a firma di Nancy Cattan), corredato della relativa traduzione

Aritmia cardiaca: Monaco arricchisce il suo arsenale

In primo piano: Localizzare con estrema precisione i tessuti implicati nelle turbe del ritmo per migliorarne ulteriormente il trattamento: la provocazione di Rhythmia

 

Al mondo esistono solo 17 apparecchi di questo tipo. Uno di essi è installato nel Servizio di Cardiologia del Centro ospedaliero “Principessa Grace” (HPG) di Monaco, diretto dal Prof. Nadir Saoudi. “Rhythmia è un sistema di cartografia cardiaca ad altissima definizione che permette un’analisi di precisione ineguagliata delle turbe del ritmo cardiaco,in un tempo molto più breve di prima” riassume il cardiologo.

 

Tutto inizia con l’introduzione cuore (attraverso la vena femorale) di una specie di “ombrellino” -  privo di tessuto – composto da 8 stecche, dotate ciascuna di 8 elettrodi. Ossia 64 ricettori capaci di registrare l’attività cardiaca nei più piccoli recessi del muscolo

Una misura di attività elettrica localizzata

“Ogni volta che un catetere tocca la parete del cuore, sul computer appare un’immagine in 3D che permette di localizzare con estrema precisione  l’attività elettrica,in particolare a livello degli atri (cavità cardiache, NdR), la cui immagine è subito ricostruita. Si dispone così di indicazioni preziose sui tessuti implicati nelle turbe del ritmo, come un flutter (ritmo regolare ma rapido degli atri, NdR) o una fibrillazione atriale (contrazione rapida e disordinata degli atri che impedisce al cuore di funzionare normalmente e di far circolare bene il sangue nel corpo, NdR). E questa precisione ci permette di trattare ancora più efficacemente le turbe del ritmo”.

La posta è ancora più alta, sapendo che la cronicità di queste aritmie cardiache favorisce la formazione di coaguli e rappresenta dunque un pericolo potenziale di incidente vascolare, cerebrale o cardiaco.

Per ora, il costo molto elevato della procedura (1) e l’esperienza necessaria per la sua esecuzione limitano le indicazioni di Rhythmia alla diagnosi delle turbe del ritmo su pazienti ben mirati: “Quelli che hanno sviluppato un’aritmia in seguito ad un intervento cardiaco, in particolare di chirurgia valvolare, o dopo l’insuccesso di un’ablazione intracardiaca classica”.

Ad oggi una trentina di casi hanno beneficiato di questo nuovo sistema al CHPG. “Ne abbiamo parlato recentemente a Boston nell’ambito del Congresso Heart Rhytm Association” si rallegra il Prof. Saoudi (2).

E non c’è nessun dubbio: le performances di Rhythmia sono tali che a breve dovranno beneficiarne tutti.

 

  1. (1) L’apparecchio è stato finanziato grazie a dei donatori e l’esame è rimborsato senza costi per

i pazienti.

  1. (2)       La sua équipe fa parte di un gruppo internazionale di studio delle aritmie con questo

      apparecchio, creato da poco.

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se lo desideri puoi scaricare una copia pdf di questo articolo poco sotto.

Domenica, 26 Luglio 2015 00:00

FIBRILLAZIONE ATRIALE E MAZE

La fibrillazione atriale è un’aritmia, ovvero un disturbo del ritmo cardiaco, in cui l’impulso elettrico, invece di procedere ordinatamente dal nodo senoatriale, in cui nasce spontaneamente, insorge da focolai multipli, situati negli atri, che ne risultano caoticamente attivati.  
A questo punto, il movimento degli atri, anziché essere ritmico e regolare (80 battiti per minuto, mediamente) diviene vermicolare, con le singole fibre muscolari che si contraggono molto rapidamente, ma disordinatamente, ognuna per proprio conto.  Di fatto, dunque, gli atri risultano nel complesso immobili, privi di funzione propulsiva, per cui il sangue fluisce nei ventricoli per gravità, senza esservi spinto attivamente, mentre nelle auricole, strutture piramidali a larga base dì impianto, una per atrio, anch’esse prive di contrattilità, si formano facilmente coaguli che possono guadagnare (soprattutto a sinistra) la circolazione sistemica, attraverso il ventricolo sinistro, come emboli, provocando ictus.  
La contrazione dei ventricoli è irregolare e avviene quando gli impulsi riescono ad attraversare il nodo atrioventricolare, irregolarmente, con frequenza variabile.
Le immagini seguenti, tratte per lo più da “Netter’s Cardiology”, oltre che dal web esemplificano il rapporto tra fibrillazione atriale e trattamento chirurgico della stessa. 

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Nell’immagine soprastante, il cuore inserito nel torace, in visione anteriore, allo specchio. L’apice è in basso, a sinistra (destra dell’osservatore);  la faccia anteriore (parete anteriore del ventricolo sinistro) è sormontata a destra (sinistra dell’osservatore) dall’auricola destra, di colore blu scuro.  Dalla base, in alto, si staccano da destra a sinistra (dalla sinistra alla destra dell’osservatore), i grossi vasi: la vena cava superiore, blu (che porta il sangue all’atrio destro), l’aorta, rossa (che porta il sangue a tutto il corpo), l’arteria polmonare, blu, che porta il sangue ai polmoni.  Sulla radice dell’arteria polmonare, poggia l’apice dell’auricola sinistra (rossa). 

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Nel disegno a fianco, il cuore in visione anteriore e sezione longitudinale, rimosse le pareti anteriori delle 4 camere e i grossi vasi.  In alto a destra (sinistra dell’osservatore), l’atrio destro (rosa), con il nodo seno atriale (blu) nello spessore del tetto, gli sbocchi delle vene cave superiore e inferiore (blu) e il nodo atrioventricolare  (in giallo, sul pavimento) che prosegue nel sistema di conduzione atrioventricolare  (giallo) che si dirama nei ventricoli, le camere inferiori, a forma di cono rovesciato.  Nell’atrio sinistro (in alto a sinistra, ovvero a destra dell’osservatore) l’atrio sinistro con gli sbocchi delle 4 vene polmonari (rosse), di cui solo 3 qui rappresentate, che portano il sangue dai polmoni. 

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L’immagine a sinistra riproduce la conduzione normale dell’impulso elettrico che nasce nel nodo senoatriale, si propaga ordinatamente negli atrii, fino al nodo atrioventricolare e di qui ai ventricoli.
L’impulso origina spontaneamente a intervalli precisi, normalmente determina un ritmo regolare, detto appunto sinusale per il nodo di partenza e si trasmette alle pareti muscolari delle 4 camere, che si contraggono in sequenza, prima gli atri e poi i ventricoli, per spingere il sangue in aorta, a sinistra e arteria polmonare, a destra.

 

 

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 Attraverso le vene cave, il sangue fluisce dagli organi  periferici all’atrio destro. Di qui, attraverso la valvola tricuspide, al ventricolo destro. Quindi, attraverso la valvola polmonare, all’arteria polmonare.  Quindi: polmoni, vene polmonari, atrio sinistro, valvola mitrale, ventricolo sinistro, valvola aortica, aorta, arterie periferiche, organi periferici, capillari, vene periferiche, vene cave, atrio destro.

 

 

 

 

 

 

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Nelle immagini seguenti, la relazione tra fibrillazione atriale e maze.  
Tutto il cuore, si tratti di tessuto di conduzione o fibre muscolari, è costituito da potenziali focolai di origine di impulsi elettrici di scarica spontanea, propagabile, solitamente silenti e inibiti dall’attività del nodo seno atriale.  
Nella fibrillazione atriale, i focolai elettrici atriali sono innumerevoli, attivi, prendono il sopravvento sul nodo seno atriale, si propagano in ogni direzione e determinano una contrazione caotica degli atri, che risultano funzionalmente fermi e l’irregolarità nella contrazione ritmica dei ventricoli.

Nella prima immagine, in alto a sinistra, le pareti degli atri, con gli sbocchi delle 2 vene cave (blu), delle 4 vene polmonari (rosse), il nodo seno atriale (verde), l’auricola destra, l’auricola sinistra, il sistema di conduzione atrio-ventricolare (bianco).

La seconda immagine, in alto a destra, raffigura la parete posteriore del cuore, in particolare dell’atrio sinistro, con gli sbocchi delle 4 vene polmonari.

La terza immagine, in basso a sinistra, illustra le linee prodotte dai tagli e dalle successive suture (cosiddetto taglia e cuci), con la creazione di cicatrici impermeabili al passaggio di elettricità, volte a parcellizzare l’atrio, creando piccole isole, all’interno di un labirinto (maze, in inglese), in cui l’impulso segua una via obbligata che, dal nodo seno atriale, lo indirizzi al sistema di conduzione atrioventricolare, indisturbato dagli eventuali focolai ectopici attivi, ma finalmente isolati.  

Nell’immagine in basso a destra, il risultato dell’intervento di taglia e cuci su entrambi gli atri, con l’asportazione delle auricole, sedi di focolai ectopici anch’esse, ma, soprattutto, di formazione di coaguli che posso raggiungere la circolazione sistemica, con possibilità di ictus, o polmonare, con possibilità, meno frequente, di embolia polmonare.   

Poiché nella stragrande maggioranza dei casi, i focolai, detti ectopici perché siti in altro luogo rispetto al nodo del seno, segnapassi naturale e fisiologico, si trovano in corrispondenza degli sbocchi delle vene polmonari, si è visto che l’isolamento delle stesse è spesso sufficiente ad ablare ovvero eliminare la fibrillazione atriale.  Ove così non fosse, occorrerebbe aggiungere altre linee di sutura.

I cardiologi iniziarono così a mimare le linee di sutura dall’interno del cuore, anziché dall’esterno, mediante cateteri a radiofrequenza cicatrizzante da dirigere contro le pareti interne dell’atrio sinistro, con passaggio attraverso vena femorale, vena cava inferiore, atrio destro, perforazione del setto interatriale e raggiungimento dell’atrio sinistro (cateterismo cardiaco).   

Nel frattempo, i cardiochirurghi riducevano sempre più le dimensioni dell’accesso al cuore (chirurgia mini invasiva), passando dalla sternotomia, alla minitoracotomia, alla toracoscopia addirittura, con il risultato di accessi puntiformi a consentire l’isolamento delle vene polmonari con una pinza a radiofrequenza e l’esclusione dell’auricola sinistra mediante posizionamento di semplici clips, senza tagliare, né cucire il cuore, pure creando le necessarie cicatrici.  

Le immagini seguenti illustrano diverse tecniche di accesso al cuore.   

 

STERNOTOMIA

 

 

MINITORACOTOMIA

TORACOSCOPIA

 

 

questo articolo è stato scritto da Dott. Antonio Lazzari

Lunedì, 19 Gennaio 2015 00:00

La sindrome di Roemheld

Spulciando e cercando di capire semmai ci fosse una spiegazione concreta su cosa scatena le aritmie chiamate idiopatiche (perchè senza apparente causa) in un cuore sano, mi sono imbattuta nella sindrome di Roemheld o Gastrocardiaca....

Una sindrome spesso dimenticata se non quasi ignorata dai medici
In se per se non è una vera e propria malattia ma un disturbo funzionale legato al nervo vago e alla motilità dell'intestino ...

Ho letto spesso di questi fenomeni digestivi che scatenano tachicardia extrasisole e anche dolori al petto ...

Il meteorismo è la causa principale di questa sindrome ... i gas gonfiano lo stomaco e l'intestino sollevando il diaframma muscolo che si appoggia al cuore e che ha una grande importanza anche x la respirazione..

stimolando anche il il nervo vago e innescando nei soggetti predisposti aritmie ...
Il nervo vago partecipa al controllo di molte funzioni del corpo...la muscolatura, la sudorazione la frequenza cardiaca, i movimenti dello stomaco e dell’ intestino nella digestione, alcuni movimenti della bocca.

Il nervo vago è implicato anche nella respirazione, una forte ventilazione o l'apnea puo' stimolare il suddetto nervo ...
E'importante quindi cercare di scoprire la causa a monte di un aritmia e non curare solo i sintomi...

 

per questo chiedo ad altri utenti di cercare tute le informazioni possibili condividendole e scambiandoci opinioni ...
Maruzzella 

 

Lunedì, 19 Gennaio 2015 00:00

LA CARDIOVERSIONE

La cardioversione è una procedura terapeutica che viene eseguita, in presenza di talune aritmie, per ripristinare il normale ritmo cardiaco.

Tale procedura può essere programmata, oppure eseguita in Pronto Soccorso in caso di urgenza/emergenza.
Esistono due tipi di cardioversione: quella farmacologica (CVF) e quella elettrica (CVE).

Domenica, 18 Gennaio 2015 00:00

Curiosando, video sull'aritmia

Il ritmo cardiaco e le aritmie

 

Venerdì, 26 Dicembre 2014 00:00

Chiusura dell'Auricola sinistra

L’auricola sinistra è un “sacchettino” posto in comunicazione con l’atrio sinistro con una morfologia diversa in ognuno di noi.

Da studi effettuati è stato calcolato al 90% il rischio tromboembolico in pazienti affetti da fibrillazione atriale non protetti adeguatamente da terapia anticoagulante .

Pare infatti che proprio all’interno dell’auricola (con il ristagno del sangue durante la FA) si formano e risiedono i coaguli che possono sfociare in attacchi ischemici.

Da qui la necessità di chiuderla per ridurre drasticamente tale rischio.

E’ possibile effettuare detta occlusione in concomitanza di Ablazione Chirurgica Mini Invasiva detta anche Wolff Mini Maze o con intervento di Maze a cuore fermo con circolazione extracorporea in sternotomia o toracotomia dx.

Recentemente è stata sviluppata una tecnica di chiusura dell’auricola con l’inserimento di un “ombrellino” attraverso le vene femorali. Un apparecchietto bio-medicale chiamato dispositivo WATCKMAN che impedisce la fuoriuscita dei trombi che si possono formare all’interno dell’auricola.

Questo procedimento può trovare indicazione in pazienti non idonei o che mal sopportano la terapia anticoagulante (Warfarin o simili).

 

Domenica, 07 Dicembre 2014 00:00

Extrasistole

Extrasistole: un'aritmia cardiaca
l'extrasistole insieme alla fibrillazione atriale è un tipo di aritmia molto frequente ...Nella maggior parte dei casi è di natura benigna ma puo' essere anche la spia di qualche patologia cardiaca sottostante e ben piu' seria...
Molti descrivono le extra e le pause che le susseguono come il "cuore che si arresta" oppure "sentire le farfalle nel petto"(ma non è amore quelle sn nello stomaco :-P)o "un tuffo al cuore" e accompagnarsi con giramenti di testa sudorazione. 

L'extrasistole è una contrazione prematura rispetto al ritmo normale ed è seguita da una pausa...puo' essere atriale o ventricolare dipende dalla zona che si genera ...

Spesso sugli esiti degli holter leggiamo parole che ci spaventano ma proviamo a capirle insieme e ci faranno sicuramente meno paura :-)
Tipi di Extrasistoli :
rare o isolate facile da interpretare
bigemine l'alternarsi di un battito prematuro ed uno regolare
extrasistoli trigemine e quadrigemine se invece la cadenza dell'extrasistola avviene ogni due tre o quattro battiti normali
coppie o triplette se invece accade il contrario due / tre extrasistole intervallate da un battito normale
runs o salve o treni d'onda significa che vi sono state una serie di extrasistoli ventricolari o sopraventricolari consecutive .
Conoscere e sapere cosa ci sta accadendo è meglio che ignorare ...

Maruzzella