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Martedì, 06 Gennaio 2015 00:00

L’Importanza del Soccorritore Laico in caso di Arresto Cardiaco

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L’Importanza del Soccorritore Laico in caso di Arresto Cardiaco
Partendo dalla normativa attualmente in vigore, si evince che già 13 anni fa sono state emanate le line guida sull’importanza del Soccorritore Laico all’utilizzo del Defibrillatore, in caso di ACC (arresto cardio circolatori), essa recita:
LEGGE SULL'USO DEL DEFIBRILLATORE DA PARTE DI PERSONALE LAICO
(non sanitario)
Legge n. 120 del 03 Aprile 2001, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 88 del 14 aprile 2001
L’uso dei Defibrillatori Semiautomatici Esterni (DAE) da parte di personale non sanitario in ambiente extraospedaliero
Art. 1
1. E’ consentito l’uso del Defibrillatore Semiautomatico in sede extraospedaliera anche al personale sanitario non medico, nonché al personale non sanitario che abbia ricevuto una formazione specifica nelle attività di rianimazione cardio-polmonare.

Successivamente, il Decreto Legge n° 273 del 30 dicembre 2005 stabilisce:
All’art. 1 della Legge 3 aprile 2001, n° 120, è aggiunto, il seguente comma:
“ 2-bis. La formazione dei soggetti di cui al comma 1 può essere svolto anche dalle organizzazioni medico-scientifiche senza scopo di lucro nonché dagli enti operanti nel settore dell’emergenza sanitaria che abbiano un rilievo nazionale e che dispongano di una rete di formazione.”

 

Il Laico


Affrontiamo l’importanza del soccorritore Laico in caso di arresto cardiaco, partendo dall’etimologia della termine “Primo Soccorso”, esso indica la Prima cosa da fare nel prestare Soccorso, pertanto la Prima persona più vicina alla vittima deve prestare ed allertare i Soccorsi. I dati parlano che circa il 90% degli Arresti Cardiaci avvengono in ambito extraospedaliero, nei luoghi più comuni e disparati ed alla presenza di persone, pochi sono i casi di arresto cardiaco in luoghi solitari. Fondamentale ed importante è la Formazione e Informazione alla cultura del primo soccorso in A.C. (arresto cardiaco), a persone non sanitarie quale il Laico.
E’ una persona che deve sapere riconoscere l’arresto cardiaco, affrontare l’emergenza ed essere di Supporto alle funzioni Vitali di Base, ecco che nasce la figura della persona Formata e Certificata al BLS-D (Basic Life Support – Defibrillator). L’apprendimento delle procedure e del protocollo BLS-D è alla portata di tutti, anche da parte dei diversamente abili, quali i sordo/muti, non vedenti e/o ipovedenti. ( Roma - Campidoglio 16/04/2014)

Cos’è L’arresto cardiaco? - Perché il cuore cessa di battere ?

Per arresto cardiaco si intende l’assenza di battito quindi una criticità della funzionalità cardiaca, nonché l’assenza di coscienza e dell’atto respiratorio. Il mancato afflusso di sangue ai tessuti, genera un stato anossico estremamente dannoso, ancora di più se prolungato nel tempo, ed uno dei primi organi a soffrire di un tale deficit è l’encefalo, riportando gravi ed irreversibili danni all’apparato cerebrale. La causa primaria dell’arresto cardiaco è dovuto principalmente a malfunzionamenti cardiaci di origine elettrica, mentre meno frequenti sono quelli di origine meccanica; in entrambi i casi, è necessario intervenire con prontezza sul paziente, così da evitare danni irreversibili. Tra le azioni maggiormente risolutive in caso di arresto cardiaco con problematiche nell’impulso elettrico, si annovera l’utilizzo del defibrillatore, questo fondamentale dispositivo sanitario salva-vita, permette di erogare al paziente una scarica di corrente elettrica scongiurando la morte, dall’Arresto Cardiaco, (AC) o dalla Fibrillazione Ventricolare, (FV). 

Quest’ultima patologia consiste in un battito scostante ed irregolare con contrazioni non coordinate causate da un’aritmia cardiaca a carico dei ventricoli, in particolare modo del ventricolo sinistro. L’arresto cardiaco improvviso è una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati.

Quindi sintetizzando, Un intervento veloce può Salvare delle Vite.

L'ARRESTO CARDIACO. Si verifica in caso di malfunzionamento del cuore, che inaspettatamente smette di battere. L'arresto cardiaco è causato da un problema elettrico del cuore che provoca un battito cardiaco irregolare (aritmia). L'interruzione dell'azione di pompa del cuore impedisce il flusso di sangue al cervello, ai polmoni e agli altri organi.
CHE COSA ACCADE. Dopo alcuni secondi, la persona diventa incosciente, smette di respirare o presenta solo gasping (respiro agonico). La morte avviene in pochi minuti se la vittima non riceve nessun trattamento.
CHE COSA FARE. L'arresto cardiaco in alcuni casi può essere reversibile, se trattato entro pochi minuti. Innanzitutto, chiamare il 118 e iniziare subito la RCP ed utilizzare, qualora disponibile, un defibrillatore (AED /DAE).

L'ARRESTO CARDIACO è una delle PRINCIPALI CAUSE DI MORTE. 

Ogni anno migliaia di persone, sono vittime dell’Arresto Cardiaco, e nella maggior parte dei casi avviene in posti con presenza di persone.

La morte cardiaca improvvisa, causata da fibrillazione ventricolare non è riscontrabile da nessuna indagine precognitiva, per questo abbiamo un’alta incidenza di persone giovani, sane e senza nessun sintomo precognitore, essa è una attività elettrica inefficace, l’unica cosa che può contrastare tale situazione è una buona RCP (rianimazione cardio-polmonare) nonché l’utilizzo del DAE (defibrillatore automatico esterno). Il DAE interviene erogando una scarica elettrica tale da contrastare l’attività elettrica cardiaca disorganizzata. Importante è la tempestività dell’intervento al Primo Soccorso in A.C. dalla persona più vicina alla vittima.
I dati ci parlano che in Italia sono circa 73.000 le persone che perdono la vita per l’arresto cardiaco, di questi il 30% possono salvarsi, in particolare modo coloro colpiti da fibrillazione ventricolare.
Tutto questo può avvenire solo se cambia la cultura al primo soccorso.
La morte cardiaca improvvisa, rappresenta oltre il 20% di tutti i decessi per malattie cardio vascolari

Responsabilità Legale

Ci riportiamo all’Art.54 del Codice Penale: Stato di Necessità “Non è punibile chi ha commesso il fatto per esservi stato costretto dalla necessità di salvare sé od altri …………. . Questa disposizione non si applica a chi ha un particolare dovere giuridico di esporsi al pericolo………………… .” 

Art. 593 del Codice Penale: “Ogni cittadino è tenuto a prestare soccorso alla persona infortunata. Omissione di soccorso (art 593 C.P.) Il reato è consumato da chiunque”...trovando abbandonato ... persona incapace di provvedere a sé stessa omette di darne avviso all’Autorità. Alla stessa pena soggiace chi, trovando un corpo inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso alle Autorità.
Chiarito che non c’è alcuna responsabilità in ambito legale sul risultato o su eventuali postumi riportati a seguito dell’intervento di soccorso, ma come citato dall’art 593 c.p., invece si può essere imputati per non aver prestato soccorso.
Pertanto nel caso dell’arresto cardiaco, è necessario assicurare l’assistenza occorrente da parte di persona formata e/o informata con il massaggio cardiaco RCP nonché, qualora disponibile, l’utilizzo del defibrillatore DAE. Per il soccorritore laico l’unica manovra a cui si puo’ eventualmente sottrarre è la ventilazione. Tuttavia l’utilizzo del defibrillatore è obbligatorio e una volta acceso l’apparecchio riconosce automaticamente se la persona ha necessità o meno dell’erogazione della scarica, cioè di essere defibrillato. Inoltre per evitare errori o dimenticanze una voce registrata ci guida passo passo sul cosa fare, e in caso di riconoscimento di una aritmia defibrillabile ci invita a premere il tasto lampeggiante con cui eroga la corrente elettrica. Nessuna scarica elettrica può essere emessa volontariamente premendo il tasto “Scarica” del DAE se l’apparecchio non ha prima eseguito l’analisi di riconoscimento del ritmo e non ha caricato i condensatori. Quindi se la luce del tasto di scarica non lampeggia anche premendo non si eroga nessuna scarica. E’ necessario sottolineare che l’unica responsabilità di cui risponde il soccorritore Laico è il mantenimento corretto della Sicurezza ed il buon uso del DAE. Cioè il soccorritore deve evitare di erogare anche se involontariamente la corrente ad una terza persona che si trova a diretto contatto con la vittima. In quanto la persona investita impropriamente dalla corrente elettrica potrebbe a sua volta andare in arresto cardiaco a causa di una fibrillazione indotta dal DAE.

Tempistica nel prestare soccorso

La tempistica è fondamentale: dopo 10 secondi avviene la perdita di coscienza e di respiro, ogni minuto che passa la sopravvivenza si abbassa dal 7% al 10 % , dopo cinque minuti iniziano i danni per anossia che possono consistere in lesioni cerebrali permanenti, dopo sette minuti i danni sono importanti o irreversibili e la possibilità di sopravvivenza si abbassa al 75% , dopo dieci minuti senza soccorso si conclama la morte . 

IMPENSABILE CHE I SOCCORSI POSSANO ARRIVARE IN 10 MIN. FONDAMENTALE E’ L’IMPORTANZA DEL LAICO NEL CERCARE DI MANTENERE, ANCHE SE AL MINIMO I PARAMETRI VITALI, TALI CHE I SOCCORSI POSSANO INTERVENIRE. QUESTO PUO ESSERE POSSIBILE SOLO EFFETTUANDO UN BUON MASSAGGIO CARDIACO (RCP) MEGLIO ANCORA CON LA PRESENZA E L’UTILIZZO DI UN DAE (DEFIBRILLATORE) .
Abbiamo testimonianze di persone che anche dopo più di un’ora in A.C. , ma con un constante massaggio cardiaco associato ad una efficace ventilazione (RCP) sono riusciti a sopravvivere, indipendentemente dalla qualità della vita. I danni causati da una anossia prolungata rivestono grande importanza, quali l’autonomia e la vita di relazione. Solo dopo lunghi periodi di riabilitazione, in centri di Alta Specialità, si può cercare migliorare il danno causato al cervello.
In alcuni casi la persona colpita da arresto cardiaco improvviso, secondaria a fibrillazione ventricolare, nel trattamento ospedaliero viene messa in sicurezza cardiaca. Impiantando un Defibrillatore, denominato ICD della grandezza di un scatola di cerini.
Attualmente la ricerca ha portato a ridurre ulteriormente le dimensioni di essi, e ha reso disponibile anche modelli di ICD impiantabile sottocute e senza la necessità di elettrocateteri nel cuore.
Ritornando all’importanza del Laico, alla cultura e formazione al primo soccorso in arresto cardiaco, prendiamo come riferimento Paesi dove tale insegnamento inizia dalle scuole medie inferiori, pertanto i dati statistici di questi paesi (Norvegia-Danimarca-Svezia) ci riportano una situazione più che soddisfacente, infatti l’incidenza della morte o i danni per arresto cardiaco non raggiungono il 20%, quindi un’ ulteriore valore aggiunto alla qualità e all’assistenza della vita, con enorme risparmio anche sulla spesa sanitaria. Sicuramente in questi paesi, le persone si sentono più protette e sicure, anzi ognuna di essa è deputata a conservare, assistere e preservare la vita sia di se stessa che di altri, alla cultura del dare e ricevere il primo soccorso. La diffusione del BLS-D deve entrare tra gli insegnamenti obbligatori. Impensabile che ancora oggi nelle scuole, nelle palestre, nei campi di gioco, nei centri commerciali, nei cinema, nei palazzetti dello sport dove si svolgono anche eventi e manifestazioni non espressamente sportive, si possa ancora oggi morire per arresto cardiaco.
Molte sono le associazioni impegnate alla diffusione alla cultura del primo soccorso in arresto cardiaco sia con lezioni informative gratuite, che con corsi certificativi BLSD.

Prof. Gaetano Della Corte

DEDICATO A TUTTE LE VITTIME PER ARRESTO CARDIACO IMPROVVISO VITTIME del “NON SAPERE”

Letto 9412 volte Ultima modifica il Martedì, 06 Gennaio 2015 18:54

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